Congiurare, sublimare, de-drammatizzare, domare la morte.
Due artisti Valmigot e Marc Langan presenti nel nostro sito “paper-art-gallery. com” hanno prodotto ognuno un'opera d'arte che ci interroga.
Questi due lavori saranno i nostri dolci (Sugar Skul) per la festa di tutti i Santi e la festa dei morti.
The artwork "Sugar Skul" of Mark Langan is available for purchase
Questa opera "Sugar Skul" de Mark Langan è in vendita
The artwork « Dessin Vanité» of Valmigot is now in an art lover collection.
Questa opera "Dessin Vanoité de Valmigot si trova adesso presso un privato.
Il 1° e 2 novembre, in tutto il mondo, si susseguono strani culti, sagre e tradizioni. La paura della morte è radicata in noi e ogni cultura cerca di evocarla con pratiche parodiche e ritualizzate.
La morte ci affascina e solo queste pratiche ci permettono di tenerla in rispetto anche in culture razionali come la nostra. È anche un esempio di sincretismo religioso, poiché queste pratiche attraversano diverse religioni.
In Messico è diventato un culto con anche una santa, la Santa Muerte.
Come scrisse Ottavio Paz in “Il labirinto della solitudine”, Gallimard, Parigi 1972, pp. 55-56: "Per le persone che vivono a Parigi, New York o Londra, la morte è quella parola che non si pronuncia mai perché brucia le labbra. Il messicano, invece, la frequenta, la sfida, la prende in giro, dorme con essa, ed è uno dei suoi divertimenti preferiti e il suo amore più fedele.
Certo, in questo atteggiamento c' è forse tanto timore quanto nell' atteggiamento degli altri uomini; ma almeno il messicano non si nasconde da lei, né la nasconde; la fronteggia, affrontandola con impazienza, disprezzo o ironia ".
I messicani hanno anche creato il “Sugar Skul”, teschio di zucchero, offerti nell’occasione per probabilmente addolcire e domare questo stato che ci spaventa tanto.
Nei paesi occidentali, Halloween è diventata quasi universale, venuta dalla profonda Irlanda, festa celtica per eccellenza, ha attraversato gli Stati Uniti, da dove ha conquistato il mondo con l'aiuto di alcune aziende internazionale.
In un articolo del 31 ottobre 2012 sul quotidiano francese Libération, l'autore dice: "All' epoca, gli irlandesi avevano due paure in questo periodo dell' anno: temevano i tre o quattro mesi di oscurità prima del ritorno della primavera, e temevano anche che i morti sarebbero usciti dalle loro tombe per portare con loro i vivi... Travestendosi come cadaveri, gli irlandesi pensavano di poter ingannare i veri morti".
Lo scopo di Halloween era quindi di allontanare la morte e gli spiriti maligni. Oggi in questa festa i bambini sono diventati i veri protagonisti in un mondo doppiamente a rovescio, dove in più i genitori rinunciano a ogni autorità offrendo dolciumi, mentre di solito limitano il consumo di queste prelibatezze. Questo è uno degli interessanti sviluppi e paralleli con la festa messicana.
Non so se nella mente di Valmigot e di Marc Langan queste opere d'arte sono state create per congiurare, sublimare e de-drammatizzare la morte, ma in ogni caso dal momento in cui queste opere esistono possono essere interpretate secondo le nostre credenze e il nostro umore.
Ammirare et commentare le opere à vicenda è doppiamente raccomandato.
A leggervi.