v Raffaella Zavalloni

quill L'Artista


rzava webRaffaella Zavalloni
è nata a Savignano sul Rubicone nel 1956. Vive e lavora a Cesena. Felicemente autodidatta, disegna e dipinge fin dall'infanzia. Dopo gli studi di Filosofia all'Università di Bologna, indirizzo estetico, ha disegnato e realizzato costumi teatrali, pubblicato atlanti naturalistici di animali e piante, dipinto arazzi. Da una quindicina d'anni il cartone ondulato è al centro della sua ricerca artistica.
Sismografie dell'anima, potrebbe essere il titolo delle originali opere di quest'artista cesenate, "regina" nell'arte della metamorfizzazione della carta e del cartone ondulato. Un materiale povero che, grazie al suo estro, si trasforma in fondali marini e in paesaggi a forte densità emotiva.

Marisa Zattini
La mia infanzia è un ricordo felice e vicino. Sono nata in una stanza assolata affacciata su una terrazza sospesa sul Rubicone. Il fiume è stato il mio paesaggio per quattordici anni, un panorama di acqua chiara e rassicurante d'estate, spaventosa e scura nelle fiumane d'inverno. E' là che ho scoperto il piacere di guardare, di stare a guardare lo scorrere dell'acqua, il ritorno delle stagioni, il vivere e morire di animali piante e fiori. Guardare era come giocare con gli occhi, aperti sulle forme e i colori, meraviglie reali e fantastiche di un teatrino quotidiano spalancato attorno a me, che mi faceva venir voglia di cantare ballare e disegnare. Ho lasciato la mia infanzia sul fiume, ma ho conservato tutto: la danza, che ancora s'impadronisce di me, e mi fa vivere figure descritte col corpo. Il canto, in una corale polifonica, dove mi hanno insegnato che il disegno delle note sul rigo può trasformarsi in musica, ogni segno un suono che fa vibrare da fermi. Il guardare mi ha sempre accompagnato, coltivato come una necessità, un'inclinazione da rispettare e assecondare, una beatitudine. Così il disegnare: sui sassi i cocci i muri della mia terrazza da bambina, o le stoffe le carte il legno da grande.

E ora il cartone ondulato, al centro della mia ricerca per la sua bellezza nascosta. E' un materiale semplice, mutevole: ha due facce lisce e in mezzo un'anima segreta, ondulata. La luce gioca con la sua trama, crea ombre e le muove. Si lascia dipingere, sbucciare, modellare, creando forme e volumi: è onda scolpita, treccia, ventaglio, e cambia al movimento dello sguardo. Lasciato al naturale, col suo colore avana, è di una bellezza evocativa e discreta. L'intervento del colore ne rivela una natura mimetica: diventa legno, plastica, metallo. Il colore è un elemento puro, un pensiero. Colori apparentemente contrastanti, stridenti, possono creare armonia, esaltarsi l'un l'altro in combinazioni di toni e timbri, come gli strumenti musicali in una sinfonia, o le diverse voci di un coro. Il mio fare ha un'andatura emotiva, istintiva. Lavorare il cartone è una tecnica che richiede invece tempo e precisione. E' materia ordinata che accoglie il mio caos, è la stasi che incontra il mio moto, è il tempo del mio fare racchiuso e sospeso in un fermo immagine. Perché tutto passa, ha una termine, finisce. Fermare il movimento e lasciarlo lì è esorcizzare la fine, il passare. La pittura, la scultura, come mia personale ricerca della bellezza, di forme che danzano e di colori che cantano, nel fluire di un tempo sospeso. Perché, come scrive Hillman, "La bellezza è il modo in cui gli dei toccano i nostri sensi, raggiungono il cuore, ci attirano alla vita."

Mi piace particolarmente lavorare la carta: è leggera, suggestiva al tatto, scrocchia e fruscia se toccata dalle dita o mossa dall'aria. Ogni tipo di carta ha un carattere proprio. Ci sono carte severe, che costruiscono volumi puri che si allargano nello spazio in forme scultoree. E ci sono carte delicate, fragili, da pieghettare, arricciare, annodare in cascate morbide e preziosi ricami. Bianca, gialla, rosa, riciclata, stampata: ognuna crea suggestioni diverse che si prestano a diverse interpretazioni. Così, la carta suggerisce il carattere dell'abito, e ogni abito è la traduzione di uno stato d'animo, un'impressione, un desiderio, un sogno. Gli abiti nascono nella mente come bozzetti, e crescono lavorando con le mani. Il risultato a volte è identico a come li ho pensati, spesso partono in un modo poi prendono un'altra direzione, come avessero una vita propria, che si rivela man mano, in modo sorprendente. Si nutrono delle mie emozioni: la vista di un paesaggio nuovo, la luce bianca del mattino, quella dorata della sera, l'atmosfera avvolgente della notte, una musica, un quadro, un film, un viso, l'incanto del mare. Ho creato abiti ispirati alla natura, fatti di carta crespa bianca modellata sulla forma delle foglie, a dare un'idea di purezza; o con l'"ondulina", una carta tutta pieghettata, color avana, in un trionfo di rose che toccano terra, a celebrare la ricchezza e l'esuberanza dell'estate. Ho mescolato per un altro abito carte di consistenza e colori diversi, ognuna a creare forme proprie, come tanti strumenti che suonano allo stesso ritmo. L'abito ispirato a Shahrazad ha un sapore esotico: è di sottili strisce dorate, intrecciate com le storie che raccontava ogni notte.
Sono abiti senza tempo, slegati dalla moda intesa come tendenza destinata a essere superata a ogni stagione, e proprio per questo, spero, sempre attuali. Vorrei che ogni abito trasmettesse un carattere diverso: forte, sontuoso, romantico, sognante, pazzo, e che questo carattere fosse percepito da chi lo guarda, e sentito, vissuto, dalla donna che lo indossa.
R.Z.
 


Copyright : Raffaella  Zavalloni



1996/2011 – Macfrut , Cesena
2006 - "Onduline", Teatro Bonci, Cesena
2007 - "Piccole Eternità", Il Vicolo, Cesena
2008 - "Sismografie", Teatro Bonci, Cesena
2009 – Sfilata di abiti di carta alla trasmissione RAI "Alle falde del Kilimangiaro"
2010 – Mongarte. Racconti plurimi del riciclaggio, Sogliano al Rubicone
2010 – Installazione "Farfalla", Macfrut, Cesena

COLLETTIVE
2006 - Rassegna "della Natura", Il Vicolo, Cesena
2006 - Rassegna "del Labirinto", Il Vicolo, Cesena
2009 - "L'arte del riciclaggio", Il Vicolo, Cesena
2011 –"Dal fiore amato il frutto", Palazzo Rasponi, Ravenna
2011 –"Mosaico interiore", Santa Maria delle Croci, Ravenna
2011 –"Onde d'arte", Milano Marittima
2011 – "Gioielli d'arte", Bagnacavallo

Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private in Italia e all'estero.


A partire dal 1996 ha collaborato con Fustelpack, azienda produttrice di imballaggi in cartone ondulato, ideando ogni anno e allestendo come fosse una galleria d'arte lo stand espositivo in occasione del Macfrut, Cesena. Per la stessa azienda ha prodotto negli stessi anni, in collaborazione col grafico Ugo Bertotti, il calendario aziendale.
Dal 2009 collabora con Bestack, consorzio di produttori di imballaggi in cartone ondulato.





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